mercoledì 6 febbraio 2019

La cospirazione aperta di Wells


H.G. Wells, che la maggior parte di voi conoscerà per i suoi scritti di fantascienza come la "Guerra dei mondi" ha anche pubblicato nel 1928 un libro intitolato "The Open Conspiracy: Blue Prints for a World Revolution" (La cospirazione aperta: modelli per una rivoluzione mondiale). In questo libro, Wells (puntualizzando che non si sta riferendo ne al fascismo ne al comunismo - in quanto espressioni diverse di una stessa volontà) espone i passi da seguire per arrivare alla realizzazione di un "Nuovo Ordine Mondiale".
Lo scopo della "cospirazione aperta" secondo lo stesso Wells, è quello di distruggere lo stato nazionale sovrano e per riuscirci, indica tre scopi principali da raggiungere con i relativi mezzi:

1) Porre fine agli stati nazionali e creare un governo mondiale: “La Cospirazione Aperta si fonda sul disdegno nei confronti dell’idea di nazione, e non c’è motivo per cui essa dovrebbe tollerare governi nocivi o avversi mantenutisi in questo o quel territorio umano. Rientra nei poteri delle comunità atlantiche imporre la pace sul mondo e garantire libertà di movimento e di parola da un capo all’altro del mondo. Su questo la Cospirazione Aperta deve insistere”. Wells poi spiega meglio: per porre fine alla guerra la Cospirazione Aperta potrebbe dover ricorrere alla guerra. L’impegno alla pace mondiale ed alla fine dei conflitti, spiega, non significa l’abolizione degli eserciti, dei soldati e dei mezzi militari. Quello che c’è da vedere, aggiunge, è a chi saranno fedeli questi guerrieri. La Cospirazione Aperta dovrà avvalersi di guerrieri “illuminati” “Fin dall’inizio la Cospirazione Aperta si schiera apertamente contro il militarismo ... ma ripudiare per principio il servizio militare ... non comporta necessariamente negare la necessità dell’azione militare a vantaggio del bene comune mondiale, per sopprimere il brigantaggio delle nazioni, né intende impedire l’addestramento militare dei membri della Cospirazione Aperta, ... La nostra lealtà al governo attuale, diremo, dipende dal suo comportamento sano ed adulto”.

In questo primo punto, lo scrittore tocca da vicino elementi assolutamente di primo piano in questi mesi, quali l'intervento militare che dovrà essere definito alla popolazione come ripudiato ma inevitabile. Inoltre parla di soldati definiti "illuminati". Capite perfettamente come il parallelo con la società di oggi non è solo palese ma è di un'immediatezza tale che negarlo sarebbe mentire a sè stessi. Per quanto riguarda gli Illuminati, beh.... è evidente come il loro ruolo sia chiave nel dominio globale.

2) Controllo demografico secondo i limiti stabiliti da un “direttorato mondiale” creato dalla stessa élite. I mezzi usati per limitare la crescita demografica sono quelli della “scienza” (eugenetica, sterilizzazione, e controllo delle nascite) e il completo controllo economico da parte del “direttorato” sulla generazione del credito e sulla distribuzione di cibo, acqua e abitazioni. La Cospirazione Aperta “si rivolge alla biologia per ... la regolazione della quantità e della distribuzione controllata della popolazione mondiale”. E senza un controllo di questo tipo l’umanità è spacciata. Così, al posto del Bene Comune, come ad esempio auspicato dalla Costituzione degli USA, Wells propone una forma di welfare selettivo in cui il direttorato mondiale elimina la crescita demografica al fine di perfezionare la razza. Questa non è soltanto una necessità materiale, spiega Wells, ma di natura più profonda giacché sotto la Cospirazione Aperta l’uomo “non sarà lasciato con la sua anima intricata, perseguitato da paure mostruose e irrazionali e preda di impulsi malvagi ... Si sentirà meglio, sarà meglio disposto, penserà, vedrà, gusterà, e ascolterà meglio dell’uomo di oggi. E tutte queste cose sono semplicemente possibili per lui. Esse ora sono al di fuori dei suoi desideri tormentati, lo eludono e canzonano, perché a determinare la sua vita sono il caso, la confusione e lo squallore. Tutti i doni del destino per lui sono inibiti e sfuggenti. Deve continuamente sospettare e temere”.

Se cercate su un qualsiasi sito che parla di Illuminati, troverete sempre una sezione dedicata al controllo demografico cui gli Illuminati vorrebbero sottoporre la popolazione: questo tema è così ricorrente che finisce con l'essere una costante negli scritti dedicati ad essi. Uno dei mezzi per ottemperare a questo scopo, pare essere quello dei messaggi subliminali a sfondo sessuale (ne ho già parlato qui).

3) Eliminare per sempre “l’illusione” che l’uomo sia fatto ad immagine di Dio, e che come tale, abbia la capacità di compiere il bene. Piuttosto, sostiene Wells, l’uomo è un “animale imperfetto”: geloso, furioso, molto irascibile, e “di cui non c’è fidarsi nell’oscurità”. “L’uomo è un animale malvagio”, afferma Wells, con una “comune disposizione ad essere stupido, indolente, abitudinario e protettivo”. Nell’uomo gli impulsi creativi sono ben più deboli “di quelli decisamente distruttivi”. Ribadendo che la natura umana è distruttiva Wells spiega:

“Costruire è cosa lunga e laboriosa, comporta interruzioni e delusioni, mentre distruggere dà una forte eccitazione istantanea. Tutti sappiamo quanto piace il colpo risolutivo. Questi impulsi debbono essere controllati dal direttorato mondiale”.

La progressiva eliminazione dell'illusione divina (che oggi sembra essere inarrestabile) mira dunque a sottrarre quella poca sicurezza "divina" che l'uomo ha, rendendolo più vulnerabile al controllo.

Wells poi spiega quali sono i pilastri chiave della "nuova società":

“1. La completa ammissione, pratica oltre che teorica, della natura provvisoria dei governi esistenti e della nostra subordinazione ad essi;

“2. La determinazione a limitare in ogni modo possibile la possibilità che questi governi alimentino conflitti e impieghino individui e risorse a scopo militare, e che essi interferiscano con l’instaurazione di un sistema economico mondiale;

“3. La determinazione a sostituire alla proprietà privata, locale o nazionale, del credito, dei trasporti e della produzione dei generi essenziali, un direttorato mondiale responsabile che serva i fini comuni della specie;

“4. Il riconoscimento pratico della necessità di controlli biologici mondiali, ad esempio della popolazione e delle malattie;

“5. Assecondare un minimo di libertà individuale e di benessere nel mondo;

“6. Il dovere supremo di subordinare la vita personale alla creazione di un direttorato mondiale all’altezza di questi compiti e di promuovere il progresso generale della conoscenza, della capacità e del vigore dell’umanità”.

In particolare, è interessante notare come al punto 5 non si neghi affatto un livello di benessere e libertà sufficiente, non andremo dunque incontro alla disperazione dei prolet di 1984, ma a qualcosa di più simile al mondo nuovo di Huxley.
Altri punti interessanti di questo libro, sono certamente quelli riguardanti il processo di transizione tra il "mondo vecchio" e il "mondo nuovo": per quanto gli stati siano necessariamente organismi da eliminare, potranno cooperare per il raggiungimento dello scopo finale (ed è proprio quello che accade oggi. Nazioni diverse per ideali ed economia, in sostanza applicano le stesse norme restrittive). Le vecchie istituzioni, saranno dunque inglobate in nuove superistituzioni sovranazionali che si sostituiranno nell'amministrazione del mondo.


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